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#StoriaFika | Alvar e Aino Aalto

Aino e Alvar Aalto in una foto d’epoca

Coppia di design

La storia di Alvar e Aino è una di quelle che ci piace ascoltare. Non solo un legame d’amore ma anche un connubio lavorativo. Aino Aalto è stata una designer e architetto finlandese, come il marito studia all’Istituto di Tecnologia di Helsinki. Nel 1924 inizia a lavorare presso l’ufficio di Alvar Aalto. Questo segna l’inizio di una lunga e fruttuosa collaborazione tra i due e anche della loro storia d’amore. Nel 1925 si sono sposati e hanno condiviso gran parte delle loro carriere.

I primi lavori della coppia furono edifici, le ville estive in stile nordico classico.

Tra queste la loro villa estiva, Villa Flora a Alajärvi costruita a partire dal 1926. Voci raccontano che il ruolo di Aino Aalto nella progettazione delle opere architettoniche fosse nella fase di progettazione e di cura del design degli interni e dell’arredamento.

Villa Flora ad Alajärvi via Alvar Aalto Museum

Così fu per per il Paimio Sanatorium del 1927-29 e per la famosa Villa Mairea a Noormarkku del 1937-39.

Esterni del Paimio Sanatorium via Alvar Aalto Museum
Interni di Villa Mairea

Alvar e Aino Alto insieme a Maire Gullichsen e Nils-Gustav Hahl fondano nel 1935 l’azienda Artek.

Nata con la volontà di fondere artigianato e tecnologia per creare dei prodotti di design accessibili a tutti. Con l’avvio dell’attività, i coniugi iniziano relazioni con le altre personalità di spicco del Movimento Moderno quali Le Corbusier, il critico Sigfried Giedion, e l’artista László Moholy-Nagy.  Aino fu la Managing Director dell’azienda dal 1941 al 1949.

Durante la sua brillante carriera, Aino Aalto fu una designer di mobili e d’interni, architetto e fotografa. Ma consacrò la sua notorietà con i suoi oggetti in vetro.

Il suo oggetto di design più conosciuto è la collezione di bicchieri disegnata nel 1932 che porta il suo stesso nome, Aino Aalto Collection di Iittala.  Il nome era Bölgeblick, letteralmente cerchi d’acqua in svedese. La collezione di bicchieri fu disegnata per un concorso organizzato con lo scopo di produrre bicchieri da acqua, adatti per la produzione di massa. Aino  venne ispirata dai cerchi che si creano in acqua quando si lancia un sasso.

La collezione Bölgeblick
Aino collaborò col marito nella progettazione del celebre Savoy Vase nel 1936.

Fu presentato per la prima volta all’Esposizione Universale di Parigi nel 1937. Il suo nome lo deve all’Hotel Savoy di Helsinki, arredato dallo stesso Aalto e dalla moglie Aino. La sua forma organica e irregolare ricorda un fiordo norvegese, ma anche un’ameba. Nasce, secondo le intenzioni dell’autore, come contenitore per l’Ikebana, l’arte giapponese della composizione floreale.

A proposito dei due coniugi, durante questo 2020 è stato girato un documentario dal titolo AALTO diretto dalla regista finlandese Virpi Suutari.

Un raccolta di materiali d’archivio inediti crea il fil rouge della vita e dell’attività di uno dei grandi protagonisti dell’architettura e del design Alvar Aalto e della sua prima moglie Aino. Una coppia che con le loro iconiche creazioni ha segnato il design scandinavo. Uno scambio epistolare tra i due racconta il rapporto privato, la fondazione dell’azienda Artek e una carrellata di alcune creazioni architettoniche firmate da Aalto, tra i circa trecento progetti da lui realizzati in tutto il mondo.

 

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