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#DalNord | Luciadagen e i lussekatter

Oggi, 13 dicembre è la festa di Santa Lucia. Una festività ricorrente nella penisola italiana, in quanto la santa ha origini siciliane, siracusane per la precisione.

Anche a Stoccolma, in Svezia e in generale in terra scandinava si celebra il Luciadagen.

Come mai una tradizione italiana è arrivata fino in nord Europa? Andiamo indietro nel tempo. La prima testimonianza scritta di questa celebrazione proviene dalla provincia di Västergötland in Svezia negli anni ’50 dell’Ottocento. Il giorno di Lucia cadeva originariamente nel giorno del solstizio d’inverno, il giorno più corto dell’anno, quando venivano celebrati molti rituali per implorare gli dei di restituire il sole e la sua luce nel loro mondo freddo e oscuro. Durante questa notte si credeva che le forze oscure prendessero il sopravvento e per scacciarle via si dovesse vegliare tutta la notte.

Capiamo meglio cosa succede in una casa svedese durante il Luciadagen il 13 dicembre.

Tutti vengono svegliati da canti, candele, *lussekatter e il profumo del caffè appena preparato portato da una bambina vestita di bianco e incoronata da una ghirlanda sempreverde con candele accese. Questa è Lucia, che porta la luce nel periodo più buio dell’anno.
Tre sono gli elementi che la caratterizzano: l’abito bianco è la purezza, la fascia rossa e la corona, un copricapo fatto di candele accese, simbolo della luce.
Tutta la popolazione è invitata ad assistere a cori e concerti che intonano la tipica canzone “Santa Lucia”, un antico testo dei pescatori del sud Italia.

Un momento della cerimonia di Sankta Lucia a Stoccolma
Flickr| Graham Lacdao – Un momento della cerimonia di Sankta Lucia a Stoccolma
Flickr | I cori durante la cerimonia di Sankta Lucia

Dolci dal nord, i lussekatter. Cosa sono e come si preparano

Flickr| Erik Forsber – I lussekatter, dolci tipici del Luciadagen

I lussekatter, chiamati anche lussebulle, sono dei dolci lievitati ed aromatizzati con zafferano ed uvetta.

Sull’origine del nome, c’è chi dice che sia il “pane di Lucia” mentre un’altra leggenda riporta il termine lussekatter alle parole tedesche: Lucifero e gatti. Per spiegare questa simbologia ci viene in aiuto una credenza germanica, secondo la quale il diavolo sotto le sembianze di un gatto impauriva i bambini e Gesù donava ai piccoli più meritevoli dei dolcetti colorati di giallo che con la loro luce avrebbero allontanato Lucifero.

Ogni famiglia ha la sua ricetta, ve ne proponiamo una, sentitevi liberi di scriverci la vostra!

Gli ingredienti sono pochi e semplici. Latte, farina, zucchero, lievito e zafferano. Hanno la forma di una esse e vengono preparati tradizionalmente nelle famiglie, soprattutto dai bambini.

Farina di frumento 500 gr

Lievito 10 gr

Burro 80 gr

Latte 250ml

Uovo 1

Zafferano 0,5 gr (una bustina)

Zucchero 80 gr

Un pizzico di sale

Uvetta per la decorazione finale

 

Il procedimento
  1. Sbriciolare il lievito in una ciotola.
  2. Sciogliere il burro, aggiungere il latte (tiepido). Versate poi sul lievito.
  3. Aggiungere lo zafferano, lo zucchero, il sale e quasi tutta la farina. Lavorare la pasta in modo uniforme. Lasciar riposare al coperto per circa 30 minuti.
  4. Riporre l’impasto su un bancone infarinato. Dividere in pezzi e date la forma ad esse.
  5. Impostare il forno a 225°
  6. Disporre i lussekatter su fogli di carta forno. Lasciar riposare ancora 30 minuti
  7. Guarnire con l’uvetta e spennellare con l’uovo sbattuto
  8. Cuocere in forno per 5-8 minuti, poi lasciate raffreddare

 

 

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